Lo smalto è una costituito da uno strato superficiale di argille e silice che viene portato al suo punto di fusione.
Questo strato deve avere un punto di fusione un po' più basso rispetto all'argilla.
il pezzo (biscotto) uscito dal forno della prima cottura è pronto per essere smaltato: è più resistente ma ancora poroso per cui si sfruttano queste caratteristiche per coprirlo con uno strato di pochi decimi di millimetro di una mescola di quarzo, argille e ceneri vegetali e/o minerali
Silice (SiO2): fonde ad una temperatura di 1700º; a quella temperatura tutte le terre sarebbero fuse: per questo vi è la necessità di introdurre un "fondente" che abbassa il punto di fusione della Silice
I fondenti abbassano il Punto di Fusione della Silice e permettono la formazione dello smalto. Con il Raku (800-900°C c.a), il fondente più usato è il Piombo che però è tossico ed ha un impatto ambientale negativo. Con la maiolica (1000°C) l'impiego di smalti piombici è limitato a pezzi ad uso decorativo; per un impiego alimentare la legge impone limiti massimi di rilascio sia del Piombo che del Cadmio.
Il grès (1300°C c.a) invece sopporta temperature più elevate senza deformarsi, per cui il fondente deve esercitare un'azione meno drastica (abbassamento del punto di fusione di solo 400°C) e quindi, per questa azione, si possono utilizzare fondenti meno energici come il carbonato di calcio o di magnesio, oppure la cenere di legna che contiene potassio e sodio o altri minerali come i feldspati, eliminando completamente i fondenti a base di Piombo.
Gli oggetti così ottenuti sono quindi adatti per un uso alimentare e non impattano negativamente sull'ambiente
Gli oggetti in grès sono quindi idonei a contenere alimenti in virtù della stabilità della vetrificazione che avviene alle alte temperature e all'assenza di sostanze tossiche nelle materie prime con cui sono realizzati gli smalti.
lo stabilizzante permette la fusione senza che lo smalto coli lungo le pareti verticali; dà quindi lo "scheletro" allo smalto (allumina).
Questa funzione è svolta dalla frazione argillosa dello smalto